Parenti no-vax al cenone della vigilia e al pranzo di Natale: ecco i consigli degli esperti su come comportarsi in queste circostanze.
Il Natale è alle porte e tutti gli italiani sono alle prese con un dilemma senza precedenti: invitare o non invitare i parenti no vax al cenone della vigilia e al pranzo del 25? Una domanda apparentemente senza risposta. Rispetto al 2020, queste festività natalizie sono per certi versi ancora più difficili. Se lo scorso anno organizzare feste in casa era praticamente impossibile, stavolta il governo ha suggerito di non esagerare con i festeggiamenti, ma senza porre vere e proprie limitazioni. Il Coronavirus resta però un pericolo importante, e anche per questo in molti si chiedono se sia il caso di rischiare o meno. Specialmente in presenza di parenti che hanno rifiutato di sottoporsi al vaccino.
Parenti no-vax: come comportarsi a Natale
Stai pensando di organizzare un bel cenone della vigilia o un pranzo di Natale? Vuoi che tutti siano presenti ma hai paura a estendere l’invito anche a parenti e amici che hanno deciso di non vaccinarsi? In questo caso è davvero difficile fare la scelta giusta. Ci sono tuttavia alcuni accorgimenti consigliati dagli esperti. In primis, seguire le regole basilari di questa fase di pandemia: distanziamento, mascherina, lavaggio frequente delle mani. Potrebbero bastare questi accorgimenti a scongiurare il pericolo anche in presenza di persone non vaccinate.
Secondo l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco e altri esperti, resta comunque consigliato rifiutare un invito qualora arrivasse da parenti o amici no-vax. E allo stesso modo, per prudenza, sarebbe meglio evitare di invitarli anche alle proprie feste. Una decisione che potrebbe però mettere di fronte a un problema di etichetta e di educazione. Come comportarsi allora? Esiste una soluzione?
Parenti no-vax? Tampone obbligatorio
Per evitare problemi familiari e al contempo ridurre al minimo il rischio, esiste una via di fuga da poter prendere in considerazione. Secondo Andrea Crisanti, ordinario di Microbiologia all’Università di Padova, possono essere invitati anche parenti e amici contrari al vaccino, ma a una condizione: che siano sottoposti a un tampone molecolare, più preciso di quello rapido. Può sembrare una scortesia, ma è l’unico modo per potersi godere le feste nella quasi totale sicurezza in un periodo di grande apprensione in tutta Europa per la crescita dei contagi conseguenza della diffusione della variante Omicron.